L’evento annuale di Assovini “Sicilia en Primeur” si svolto da 20 a 22 Aprile sull’Etna al Picciolo Golf Resort, una splendida struttura immersa nel verde dei campi da gioco. La nona edizione è stata animata da 28 produttori, oltre 200 vini e 60 giornalisti provenienti da ogni parte del mondo, Italia ma anche da Germania, Russia, Regno Unito, Svezia, Danimarca, Austria, Svizzera, Turchia, Stati Uniti, Giappone, Canada e Cina. Come ogni anno l’incontro ha avuto l’obiettivo di promuovere e presentare alla stampa nazionale ed internazionale, sia l’ultima vendemmia che le annate già in commercio di alcune delle aziende socie. Assovini oggi conta in totale 66 aziende rappresentative di tutte le aree produttive siciliane, circa l’80% del vino imbottigliato, destinato per il 42% al mercato nazionale e per il 58% al mercato estero.
In che direzione si muovono queste aziende rappresentative del vino siciliano? Verso la biodiversità viticola e la valorizzazione del territorio. Oggi è assolutamente necessario ed è possibile attuarlo attraverso il dinamismo fatto di viticoltura sostenibile, sviluppo ecocompatibile, rispetto massimo del territorio e del paesaggio. Obbiettivo dichiarato è la sempre crescente esigenza di valorizzazione dei vitigni autoctoni, alla quale oggi si aggiunge il progetto di recupero di numerosi vitigni “reliquia”. La Sicilia si presenta come un laboratorio vitivinicolo fatto di sperimentazione ed innovazione, sia per le produzioni convenzionali che per quelle biodinamiche ed organiche.
Antonio Rallo Presidente Assovini “La vendemmia 2011, protagonista dell’evento, conferma l’ulteriore innalzamento qualitativo delle nostre produzioni e contemporaneamente la loro capacità di mantenere un volto tutto siciliano. La carta vincente dei vini siciliani è quindi la loro contemporaneità che da una parte trova linfa nelle radici e dall’altra nella propria profonda “sicilianità”. “Non sono concetti contradditori al contrario: è da questo apparente ossimoro che cresce il successo dei nostri vini, oggi distribuiti in oltre 60 paesi, per un fatturato totale di circa 250 milioni di euro annui”
Il tasting si è svolto in due differenti sale, una con i vini a richiesta serviti dai sommelier, sia ”en primeur” che delle annate precedenti, ed un’altra sala con i banchi dei produttori pronti ad accoglierci per raccontare le loro impressioni ed aspettative.
Ecco gli undici vini più interessanti assaggiati: quattro bianchi, cinque rossi e due dolci.
1-Fileno Grillo 2011 Viticultori Associati Canicattì (Ag)
E’ un classico esempio di Grillo di nuova concezione. Splendido naso di fiori di camomilla, fruttato di mela, banana e belle note d’origano. Bocca fresca e di persistenza. Beverino al punto giusto.
2-Zagra 2011 Valle dell’Acate (Rg)
Gaetana Jacono e Francesco Ferreri producono Zagra composto da 70% Grillo e 30% Inzolia. Ammaliante con le sue note di zagara, pera, melone bianco ed agrumi. Al palato è mix di freschezza e sapidità.
3-Isula Cataratto 2011 Caruso & Minini (Tp)
Grand’espressione di Catarratto quello prodotto da Stefano Caruso, ricco di sentori floreali di glicine e ginestra, pesca bianca, spezie e toni salmastri. Piena corrispondenza in bocca, con acidità e lunga persistenza di frutto e mineralità.
4-Casalj 2011 Catarratto Rapitalà (Pa)
Laurent Bernard de la Gatinais ci presenta il nuovo Casalj composto da sole uve Catarratto. Il naso è ottimamente espresso con note di ginestra, fieno, frutta esotica e pepe bianco. Beva di freschezza e di ritorni fruttati e speziati.
5-Zisola Nero D’avola Doc Noto 2010 Mazzei (Sr)
Un Nero d’Avola territoriale, profumi di viola passita, ginepro, ciliegia nera, prugna e sentori balsamici. In bocca di sostanza e calore bilanciati da viva acidità e tannino fine.
6-Versace Nero d’Avola 2009 Feudi del Pisciotto (Cl)
Si propone floreale fruttato con viola, marasca e mora fresche, macchia mediterranea e note speziate. Assaggio di carattere e finezza giocata tra morbidezza ed asperità.
7-Siccagno Nero D’Avola 2009 Arianna Occhipinti (Rg)
Ci è molto piaciuto questo vino di Arianna Occhipinti, godibilità e riconoscibilità le sue carte vincenti. Naso fresco di ciliegia, mora, marasca, spezie scure, balsamicità. Al palato è graduale ed elegante, la spinta acida ed il tannino insieme ad un frutto succoso riempiono il lungo finale.
8-Cabernet Sauvignon 2009 Tasca d’Almerita
Un vino che è un “must”. Sprigiona concentrati profumi di frutti rossi, cacao, pepe nero, note vegetali, tabacco e cuoio. Giovane alla beva mostra tutta la sua elegante verve.
9-Il Musmeci 2008 Doc Etna Tenuta di Fessina (Ct)
Silvia Maestrelli e Federico Curtaz firmano un vino elegante e di personalità. Al naso trionfo di note di rosa, ciliegia ed amarena, vaniglia, tabacco scuro, spunti mentolati. Bocca decisa con tannini fitti, fresca e minerale.
10-Moscato della Torre Doc Moscato di Noto 2010 Marabino
Spettro olfattivo elegante e fine, sensazioni di confettura di albicocca, zucchero a velo, cedro candito, note minerali. Carazzevole al palato, l’evidente acidità ne snellisce la beva di persistenza aromatica lunghissima.
11-Ben Rye 2009 Doc Passito di Pantelleria Donnafugata (Tp)
Grande intensità olfattiva ricca di confettura d’albicocca, miele, pan di spagna, spezie dolci. Voluttuoso ed inebriante di frutto e dolcezza mitigata dall’acidità e dai ritorni salini.