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Archive for agosto 2010

Cari amici lettori, dopo la pausa estiva riprendono le pubblicazioni su Wine Reality con un’interessante novità. Tutti voi sapete che il tappo largamente utilizzato per chiudere le bottiglie di vino di gran qualità è di sughero, ma questo materiale comporta una serie di rischi, il problema più grande è dato dal TCA (Tricloroanisolo), responsabile del noto “sentore di tappo” provocato dal fungo armillaria mellea, un parassita della quercia da sughero. Altri problemi al tappo sono causati dalle pirazine che sviluppano poi nel vino sentori di peperone verde, asparago e fagiolini e dalla geosmina responsabile degli odori di terra, fungo e sottobosco. Le principali vie di formazione delle sostanze anomale nel sughero richiedono l’intervento d’alcuni microrganismi, è quindi importante il controllo microbico come indice della qualità dei tappi e per questo sono stati creati trattamenti in grado di intervenire sulla presenza nel sughero d’inquinanti come il tricloroanisolo, limitandone il contenuto.

Questa pratica di fatto non ha risolto del tutto il problema del sentore di tappo e per esperienza personale posso affermare che in un anno di lavoro degustativo sono tantissime le bottiglie di vino di gran qualità che mi trovo a scartare proprio a causa di questo difetto. Allo scopo di risolvere questo problema per i vini non destinati all’invecchiamento e che quindi non hanno bisogno della microossigenazione necessaria per l’evoluzione, sono stati adottati sistemi di tappatura alternativi prodotti con materiali diversi: tappi sintetici, a vite, in vetro, a corona, ognuno dei quali presenta dei vantaggi e degli svantaggi, sia di natura estetica, economica che di funzionalità.

Qualche giorno fa ho ricevuto una bottiglia di Shiraz ’07 dell’azienda australiana Mount Avoca , il vino è moderatamente interessante, ma la sua particolarità è quella di essere stata tappato con un metodo rivoluzionario in grado di eliminare la possibilità del sentore di tappo nel vino. La soluzione adottata prevede l’utilizzo del normale sughero con alle due estremità una speciale membrana in grado di impedire il passaggio delle molecole di TCA, consentendo però il normale scambio del vino con l’ossigeno, il sistema si chiama Procork. Tolgo il tappo dalla bottiglia, la parte a contatto con il vino è comunque colorata di rosso, il tappo odora dei classici sentori riscontrabili in un vino rosso passato in legno. La membrana semipermeabile che è stata posta nella parte iniziale e finale del tappo funziona come un filtro ed è tarata per trattenere le molecole di TCA che sono più grosse di quelle d’ossigeno, permettendo quindi la microssigenazione e la lenta evoluzione del vino senza alterarlo con sentori sgradevoli. Se funziona realmente è davvero una gran bella novità.

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