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Archive for febbraio 2019

L’atmosfera della Chianti Classico Collection alla Leopolda di Firenze, l’anteprima delle nuove annate del Chianti Classico, è sempre unica ed assolutamente bellissima, 9500 bottiglie schierate nel lunghissimo banco centrale, gli accoglienti tavoli riservati ai giornalisti provenienti da vari continenti, i sommelier AIS che fanno la spola servendo centinai e centinai di vini al gota dei critici enologici mondiali.

I dati del Chianti Classico evidenziano una DOCG in gran forma, i suoi principali mercati sono Stati Uniti (34%), Italia (23%), Canada (11%), Germania (8%), poi Paesi Scandinavi, UK, Svizzera, Giappone, Cina, Hong Kong, Russia, Francia e Benelux.

Presenti 721 etichette ho degustato le nuove annate, la 2017, la Riserva e la Gran Selezione 2016.
L’annata 2017 è da definirsi problematica, caratterizzata da un inizio con forti e ripetute precipitazioni ed un periodo prevendemmiale di gran siccità che ha abbassato le rese per ettaro dando uve spesso ipermature. Viste le premesse, sono soddisfatto degli assaggi, alcuni decisamente centrati, altri squilibrati che miglioreranno in bottiglia.

La Riserva 2016,nella maggior parte delle bottiglie, conferma la bontà dell’annata, vini di gran registro, freschi dai tannini presenti ma, di gran fattura, lunghi ed accattivanti, La Gran Selezione  2016, anch’essa di sicuro interesse, soffre ancora di gioventù, vini nei quali spesso il legno deve ancora integrarsi con il frutto per dare il meglio nel bicchiere.

da sx a dx: Gigi Brozzoni, Stefano Tesi, Luigi Salvo, Rocco Lettieri.
Ecco, tra i 2017, i migliori 20 assaggi.

Badia a Coltibuono: floreale di viola, fruttato di lampone e amarena, sorso teso e piacevole.

Bibbiano: viola, mora, ciliegia, rabarbaro e menta, elegante al naso, in bocca di lunghezza gustativa.

Bonacchi: fruttato importante all’olfatto, il sorso è dinamico e pepato, molto accattivante.

Carpineta Fontalpino Montaperto: olfatto in gran spolvero, frutto rosso carnoso, pepe nero, bacche di ginepro, bocca vivida per freschezza e tannino.

Castellare di Castellina Castellare: spettro olfattivo che spazia dal classico floreale, al fruttato sino a note di tabacco e liquirizia, bocca energica e lunga.

Castello di Ama Ama: viola, lamponi, amarene e cannella, grande acidità in bocca che si alterna al calore.

Castello di Monsanto: effonde, viola, ciliegie e amarene, visciole, sorso di stesso registro e mirabile lunghezza.

Castello Vicchiomaggio Guado Alto: naso classico ben giocato tra floreale, fruttato, bocca piacevole di frutto e spezie.

Dievole: registro olfattivo di note floreali e fruttate, percezioni agrumate, pepe nero e tabacco, beva sapida.

Félsina: fruttato pieno di ciliegie e lamponi, intense note speziate, sorso sorprendentemente vivido e pepato.

Gagliole Rubiolo: morbido e godibile, beva che avvolge e si allunga nel finale sapido.

Isole e Olena: naso inebriante di ciliegia e mora, note agrumate e di pepe, ingresso in bocca viva gioventù.

L’Erta di Radda: esplosione floreale, poi, mirtilli, fragole, mughetto, amarene, liquirizia, bocca mix di ricchezza e finezza gustativa.

Marchesi Antinori Pèpoli: semplice ed efficace, ricco di frutto e spezie, centratissimo alla sorso.

Monterotondo Vaggiolata: naso poliedrico, rosa, viola, note erbacee, bocca ancora più intrigante per equilibro gustativo e lunghezza.

Podere Poggio Scalette: ottima performance, naso su toni morbidi di frutto, bocca avvolgente di freschezza.

Ricasoli Brolio: floreale di rosa canina, lavanda, fruttato fresco, salvia, pepe e cardamomo, scattante in bocca alterna acidità e calore.

Riecine: olfatto e sorso pieni ed inebrianti, viola e iris, frutta rossa, spezie dolci, fresco ed elegante, che bel vino!

Tenuta di Nozzole Nozzole: rosa canina, incenso e sandalo, bocca di amarene e pepe, bocca agile e fresca, saporita e lunga.

Vignamaggio Terre di Prenzano: naso delicato di rosa e lavanda, lampone, fragola, e bacche di ginepro, sorso saporito, agile e di bella lunghezza.

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