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Archive for giugno 2017

Lo zibibbo, uva aromatica e magica, oggi gioca un ruolo fondamentale nella rinascita enologica della Sicilia. Considerata da sempre ottima uva da tavola o utile alla produzione di straordinari vini dolci, in questi ultimi anni, la Sicilia del vino che sa innovare con indubbia qualità è riuscita a produrre vini secchi di grande piacevolezza proprio da questa uva.

Al ristorante di Palazzo Branciforte nel cuore di Palermo prende vita la verticale di 5 annate dal 2016 al 2012 dello zibibbo Al Qasar di Rallo, l’occasione di poter valutare come si comporti in evoluzione questo vitigno aromatico siciliano allevato con criteri qualitativi e vinificato rispettando le sue caratteristiche in uno dei vini più noti è sicuramente ghiotta.

Al Qasar proviene dall’agro di Alcamo a Patti Piccolo, il vigneto di zibibbo si trova a 350 mt. S. l. m. e dista dal mare una decina di km, il terreno è sabbioso di medio impasto ed è allevato a controspalliera a guyot. Dopo le interessanti introduzioni di Francesco Pensovecchio e di Andrea Vesco, la curiosità dell’assaggio è tanta.
Ecco le mie impressioni:

2016
Dal colore paglierino luminoso, ha impatto aromatico importante, floreale di zagara, fruttato di pera e pesca bianca, di fresche erbe mediterranee. Bella la bocca diretta e non troppo ritondante, di grande acidità, ricca di note agrumate e minerali che si rincorrono. Un vino varietale, dal basso contenuto zuccherino di grande abbinabilità e piacevolezza. 89/100

2015
In questo millesimo l’aromaticità espone un bel floreale in buona evoluzione, ginestra, zagara, un tocco di citronella, il fruttato sulle stese note del vino precedente si arrotonda, ci sono pregevoli nota erbacee e di miele d’acacia. La bocca è fitta, piena ed ancora di buona tensione, più articolata e su rotonde note agrumate. 88/100

2014
Compaiono evidenti le note dorate nel bicchiere, è il più bel naso della verticale. Unico, limpido con bella presenza di glicine, zafferano, deliziose percezioni di pera ed albicocca mature, piacevoli note agrumate dolci, condito da spiazzanti, per pulizia e finezza, sensazioni di pietra focaia ed idrocarburi. Il sorso non ha la stessa articolazione dell’olfatto, altrimenti sarebbe un vino sontuoso, tuttavia si allunga in un interessante mix di frutto, erbe aromatiche e percezioni saline. 89/100

2013
Il colore ha note dorate profuse, naso meno sfaccettato dei precedenti annate, su note di fiori secchi e fruttato in evoluzione. Il sorso è morbido è liscio privo di asperità, nel bicchiere risalta in modo evidente la differenza con gli altri millesimi  84/100

2012
E’ lui la vera sorpresa della verticale, ha naso dolce di gran registro, poliedrico ed articolato, zagara e ginestra, fruttato maturo di pera, pesca gialla, agrumi, sentori speziati dolci di cannella e noce moscata, suadenti note di pietra focaia e zenzero. La bocca è un perfetto mix tra dolcezza del frutto e salinità, ed invoglia continuamente alla beva. Sorprendente zibibbo d’evoluzione!!! 90/100

A conclusione della verticale abbiamo assaggiato piccole preparazioni dello Chef Gaetano Billeci del ristorante di Palazzo Branciforte:
Involtino primavera di tonno con germogli di soia e limone candito
Tagliatelle di calamari con crema di fave e uovo di quaglia poché
Pancetta di maialino a lenta cottura con caponata di pere
Quiche di porri con vastedda del Belice e marmellata di cipolla rossa
Mini tentazione di Adamo

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