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Archive for giugno 2012

La seconda edizione di “Apulia Wine Identity” la manifestazione organizzata dal Consorzio Puglia Best Wine dal 12 al 17 Giugno è stata veramente interessante, ha visto il meglio dell’enologia pugliese espressa da ben ventisei aziende di diversi territori sotto l’attenzione di cinquanta giornalisti provenienti da venti diversi paesi. Come la scorsa edizione due giornate sono state dedicate alla visita dei vigneti e delle  cantine ed i giorni seguenti, nella bellissima città Lecce, si sono svolti nell’ordine i tasting en Primeur dell’annata 2011 di Uva di Troia, Primitivo e Negramaro, un focus sui vini rosati da vari vitigni e la degustazione dei 52 Top Wine delle aziende partecipanti.

Qualè il risultato finale dell’assaggio di tanti vini? La netta e costante crescita in qualità del vino pugliese, qualunque sia il territorio d’origine o il vitigno in questione. Nel  corso delle sezioni di tasting per vitigno en primeur ogni membro della giuria internazionale ha compilato per ogni vino una scheda con punteggio,  in conclusione il rating raggiunto dai vini en primeur da i tre vitigni è stato il seguente: Uva di Troia 85,5/100 (l’anno scorso 85/100), Negroamaro 86/100 (l’anno scorso 83/100) e Primitivo 86,50/100 (l’anno scorso 86/100).

WINE REALITY Web Tv: servizio su Apulia Wine Identity 2012 svoltasi a Lecce con focus sui vitigni Uva di Troia, Primitivo e Negramaro. Il parere degli intervistati: l’enologo Leonardo Pinto, il produttore di Gioia del Colle Filippo Cassano, il giornalista olandese Paul Balke, l’italiano Renato Rovetta, il Master of  Wine John Salvi ed del Presidente del Consorzio Puglia Best Wine Luigi Rubino.

Il Consorzio Puglia Best Wine ed il suo presidente Luigi Rubino con il gruppo che raccoglie le aziende più attive, simbolo della rinascita enologica pugliese, hanno fatto davvero un bel lavoro di comunicazione e promozione del vino pugliese.

Ecco i numeri di “Apulia Wine Identity” 2012:
50 giornalisti dei quali 39 stranieri (4 Brasile, 2 Hong Kong, 4 America, 4 Inghilterra, 2 Rep.Ceca, 1 Polonia, 2 Russia, 2 India, 1 Giappone, 1 Singapore, 2 Corea, 1 Svezia)  e 11 Italiani.

26 aziende partecipanti (Accademia dei Racemi, Agricole Vallone, Candido, Cantine Due Palme, Castello Monaci, Produttori Vini di Manduria, Conti Zecca, Cupertinum, Fatalone, Feudi di San Marzano, Giuliani, Masseria Li Veli, Milleuna, Pietraventosa, Plantamura, Polvanera, Rasciatano, Schola Sarmenti, Spagnoletti Zeuli, Tenuta Viglione, Tenute Chiaromonte, Tenute Girolamo, Tenute Mater Domini, Tenute Rubino, Torrevento, Valle dell’Asso).



250
vini presentati in degustazione, 6.000 ettari vitati, 23.000.000 bottiglie prodotte nel 2011, con una media di 3.833 bottiglie per ettaro, 27 paesi esteri serviti, 65% percentuale fatturato estero.
A fare da cornice ai vini “Apulia Opera Food”, alla sua prima edizione, che ha visto il lavoro di 19 tra i migliori ristoranti della Puglia, dall’entroterra al mare, dalle colline agli altopiani e 22 Chef che hanno presentato il meglio delle loro preparazioni alla stampa.
Come ho già anticipato, nell’annata 2011 sono straordinari i progressi qualitativi riscontrabili nel bicchiere. Per l’annata si è registrato un calo di oltre il 20% nella vendemmia, causato da vari fattori: fioritura dei vigneti, caldo che ha caratterizzato il periodo luglio/settembre, estirpazioni, “vendemmia verde”, inoltre vi è stata una resa uva/vino inferiore rispetto alla media.

L’epoca di raccolta è risultata anticipata di una settimana rispetto al 2010. Le prime operazioni vendemmiali hanno avuto inizio nella prima settimana d’Agosto con le uve bianche, la vendemmia è proseguita con le uve autoctone Primitivo (area Manduria-Sava e Gioia del Colle) nell’ultima settimana di Agosto e i primi giorni di Settembre, mentre per Negroamaro (alto e basso Salento) tra la seconda e la terza settimana dello stesso mese.
Per quelle autoctone della zona di Castel del Monte (Centro/Nord Puglia): Bombino bianco, Bombino nero, Pampanuto, Montepulciano, Aglianico e Nero di Troia, i conferimenti hanno avuto inizio dopo la prima decade di settembre per protrarsi sino alla metà d’Ottobre. Anche per i vitigni autoctoni della Valle d’Itria (Verdeca, Bianco d’Alessano) i grappoli sono stati staccati a partire dalla terza settimana di Settembre, mentre per le uve del Tavoliere a partire dalla seconda decade di settembre.

I vini da uve Primitivo all’assaggio , anche se di diversa materia a secondo delle zone di provenienza, sono godibili e tendono all’equilibrio, i Negramaro mostrano lo “scatto” qualitativo maggiore, ricchi e beverini, il Nero di Troia mette in evidenza un’eleganza da ammirare. Se la Puglia è storicamente terra di rosati e questi riescono ad esprimere caratteristiche di pregio e grande bevibilità, altra sorpresa di quest’anno sono alcuni bianchi da Verdeca e da Fiano e Minutolo, e di certo nel prossimo futuro nuova ulteriore sfida sarà il miglioramento produttivo di questa tipologia.

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Arriva a ciel sereno la notizia delle dimissioni di Ezio Rivella da Presidente del Consorzio di tutela del Brunello di Montalcino. Una vita, quella di uno dei più grandi enologi della storia italiana, legata profondamente al Brunello, dopo solo due anni di presidenza si dimette dal vertice, pur rimanendo nel consiglio di amministrazione del Consorzio, spiegando in una nota: “Motivi strettamente personali legati alle mie attività e alle mie esigenze familiari non mi consentono più di svolgere il mio incarico nel modo migliore”. 

Nella sua lunga attività Ezio Rivella ha ricoperto ruoli di grande prestigio internazionale nell’ambito dell’ Organisation Internationale de la Vigne et du Vin (Oiv), nell’Associazione Mondiale degli Enologi, nell’Associazione Italiana degli Enologi (Assoenologi), nell’Unione Italiana Vini, nell’Accademia Italiana della Vite e del Vino e nel Comitato Nazionale Vini a Denominazione di Origine. Uomo astigiano tutto d’un pezzo, in terra toscana ha fatto la storia con Castello Banfi, personalmente, pur avendolo ascoltato in diverse occasioni, ho avuto modo di conoscerlo ed apprezzare la sua schiettezza chiaccherandovi a lungo nel corso di un paio di “Sicilia en Primeur” di alcuni anni addietro, nelle quali era stato chiamato a dare il suo giudizio sul rating della vendemmia annuale.  Negli ultimi mesi la sua Presidenza del Consorzio del Brunello era stata fortemente criticata sia all’interno che all’esterno, questa sua decisione lascerà certamente il segno. Chi il suo successore?

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