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Archive for aprile 2013

le contrade dell'etna 2013Le Contrade dell’Etna, giunt0 alle sesta edizione, è ormai diventato un evento imperdibile che consente il focus sui vini del vulcano favorendo il confronto tra i singoli produttori delle diverse Contrade dei vari versanti del vulcano ed agli addetti ai lavori di poter assaggiare confrontandole tutte le migliori produzioni.
Ideato da Andrea Franchetti nella sua cantina di Passopisciaro, l’evento è cresciuto di anno in anno, sia in termini numerici sia qualitativi. Quest’anno sono state ben 62 le aziende presenti, due i saloni di degustazione, a quello storico si è aggiunto il nuovo caratterizzato da colonne esterne e dal soffitto ligneo.

L’interesse per i vini di questo fantastico territorio è ormai una certezza, sei anni fa lo scenario era completamente diverso, Andrea Franchetti ha attivato un meccanismo qualitativo produttivo e di comunicazione innegabile, la suddivisione del territorio in Contrade è stata un’idea che di per sé ha qualificato e dato un’anima alle diverse micro-aree  ed è stata recepita anche nel disciplinare della Doc Etna.

le contrade dell'etna 2013 andrea franchetti luigi salvo

A quest’ennesimo appuntamento Andrea Franchetti è visibilmente soddisfatto:
” l’Etna è come la Borgogna, il futuro di questa zona vinicola è nelle mani dei piccoli produttori e siamo solo all’inizio di una storia qualitativa importante. Dopo il recupero di vecchi vigneti s
ai che adesso è in partenza una nuova fase, la ristrutturazione delle vecchie strutture di cantina, dei vecchi palmenti mantenendo le loro caratteristiche originarie.
C’è bisogno di ricettività qui sull’Etna è bello creare un’architettura classica che si sposi con i vigneti circostanti ed  io ho già inaugurato questo corso ristrutturando una parte della cantina che oggi ospita le degustazioni, adesso andiamo a vederla”.

Mi parli del nuovo Cru il Guardiola?
Il Guardiola 2012 è straordinario, ho preso in affitto un vigneto fantastico, in questa contrada Marc de Grazia ha già fatto un vino di grande livello. E’ una bella cosa che siamo in tanti a fare vino nelle stesse Contrade, sarà possibile apprezzare ancor di più le varie sfaccettature soprattutto tra alcuni anni.

Ecco il meglio di un’intera giornata di assaggi:
Tra i bianchi davvero interessanti l’Etna Bianco Quantico ‘12 dell’azienda Giuliemi  che andrà in commercio dopo l’estate, intenso al naso ed in bocca ricco d’agrumi e note saline.
Dà conferma delle sue potenzialità l’affermato Etna Bianco Salisire  di Vivera, in versione ’12, ricco di pregevoli note fruttate fresche e giustamente saline.

le contrade dell'etna 2013 planeta carricante

Ha bella freschezza olfattiva e lunga scia frutto sapida il nuovo Carricante ’12 Eruzione 1614 di Planeta e debutta all’assaggio in maniera convincente anche il  Carricante Buonora  ’12 di Tasca d’Almerita, giovanissimo alla beva ha gran vena acida e struttura gustativa.

le contrade dell'etna 2013 graci carricante arcuria

Godibile l’Etna Bianco Arcuria ’11 di Alberto Graci in uscita il prossimo Settembre, dalle deliziose note olfattive agrumate e vegetali, dalla beva acida e piena che riempie il palato.

D’indubbia stoffa l’Etna Bianco A’ Puddara ’11 di Tenuta di Fessina, Silvia Maestrelli e Fedrico Curtaz ottengono questo Carricante  in purezza dai vigneti di Santa Maria di Licodìa. Gran naso floreale e fruttato, spezie fini e roccia bagnata, un brivido salino lungo e continuo ravviva l’assaggio fondendosi alle persistenze gusto-olfattive.

L’Etna Bianco Archineri ’11  di Pietradolce è un gran bel Carricante in purezza, dal naso poliedrico, frutta a polpa gialla, erbe aromatiche, aromi speziati e salmastri, all’assaggio è succoso e dal finale persistente.

le contrade dell'Etna filppo grasso mari di ripiddu

L’Etna Bianco  Mare di Ripiddu ’11 di Filippo Grasso ha ventaglio olfattivo di mela, pepe bianco e mentuccia ed al sorso alterna vibrante sapidità al frutto carnoso.
Profondo il Carricante ‘11 Terre di Trente, le produzioni di Trente Hargrave e Filip Kesteloot continuano ad esprimersi su gran livelli.

le contrade dell'etna 2013 benanti pietramarina

L’Etna Bianco Superiore Pietramarina ’09 di Benanti conferma il suo gran corredo olfattivo, floreale di ginestra, di pesca gialla, note di salvia, timo e corteccia. Ha bocca  piena e riconoscibile con lunghi ritorni olfattivi in scia sapida.

le contrade dell'etna 2013 feudo cavaliere rosato

Tra i rosati eccellente l’Etna Millemetri ’12 di Feudo Cavaliere che evoca profumo di rosa e viola, ciliegia, ribes e tocchi minerali, ed in bocca ha precisi ritorni olfattivi in lunghezza. E’ invitante l’Etna Prima Rosa ’12 di Primaterra, dall’olfatto fresco di rosa, note di ciliegia, cassis e speziate, dal sorso piacevolmente fresco e minerale.

rossi del vulcano hanno certamente un fascino particolare:
Frutto vivido di ribes, viola e humus illuminano le potenzialità dell’Etna Rosso ’12 Tenuta delle Terre Nere, c’è tutto il fascino del piacere della gioventù nell’Etna Rovittello ’12 di Benanti, storico vino di riferimento dell’Etna.

le contrade dell'etna 2013 passopisciaro varie contrade

5 Cru di Andrea Franchetti ed il Passopisciaro tutti 2012, mostrano l’universo nel bicchiere del territorio Etneo.
Il Rampante è ricco di particolare freschissima intensità olfattiva e gustativa, lo Sciaranuova ha più corpo e calore, il Chiappemacine svela in bocca il tannino del Nerello, il Porcaria è il più concentrato ed ha già lunghezza gustativa.
L’ultimo nato è il Guardiola, ha naso intenso, sorso di vena acida e spezie piacevolmente dolci.
Il Passopisciaro è l’unione di vini delle varie contrade ed esprime la sintesi di questo fantastico comprensorio.

L’Etna Rosso di Aitala ‘11 al naso è un concentrato di frutto e spezie e salsedine, in bocca svela vigoria acidica e polpa fruttata.

le contrade dell'etna 2013 cisterna fuori biondi

Stratosferico l’Etna Rosso Cisterna Fuori ’11 di Ciro Biondi, mix d’eleganza e potenza, naso di rosa rossa, fruttato di ribes, chiodi di garofano, sorso di viva freschezza con continui ritorni fruttati e minerali.

Bellissimo il nuovo Etna Cru di Girolamo Russo il Feudo ’11, naso già poliedricoroselline, melograno, timo, ribes, spezie orientali, palato fitto e coerente.

L’Etna ’11 dell’azienda agricola  Irene Badalà ha vigoria ed integrità di frutto e spezie sia al naso che in bocca, le sue caratteristiche di genuinità appagano l’assaggio.

le contrade dell'etna 2013 allegracore vigo

L’Etna Allegracore ’10 Fattorie Romeo del Castello sfoggia rosa canina, lampone, carruba, cannella, sorso godibilmente fresco e minerale con coerenti richiami olfattivi.

Sugli scudi l’Etna Martinella ’10 di Vivera dall’olfatto variegato di note di frutto scuro, spezie e mineralità, fresco ed invitante in bocca con finale lungo.

Mi è piaciuto molto anche l’Etna ’10 Contrada Barbabecchi Quota 1000 di Albero Graci, ribes, macchia mediterranea, sottofondo di anice stellato e china. Dal corpo deciso, d’acidità e mineralità, nel quale la trama tannica sorregge il lungo finale

le contrade dewll'etna paolo caciorgna

Elegante espressione di finezza è l’Etna Rosso N’anticchia ’09 di Paolo Caciorgna, la sottile intensità nasale è un mix di frutto, spezie, toni di rosa, ginepro, china e liquirizia. Al palato le doti di freschezza e mineralità addomesticano la voce alcolica dando agilità e proporzione.

le contrade dell'etna tenuta di fessina silvia maestrelli

Da antichi e bellissimi alberelli è prodotto il Musmeci ’08 di Tenuta di Fessina, il millesimo consente oggi d’apprezzare sfaccettature cesellate, naso di rosa canina, ribes, erbe aromatiche fresche, spezie, ottima la fusione con il legno. In bocca precisi i ritrovi olfattivi, il tessuto tannico occupa la bocca mirabilmente, la scia frutto sapida domina il lungo finale

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brunello biondi santiNel corso del primo giorno di Vinitaly 2013 Franco Biondi Santi, il custode del Brunello, ci ha lasciato all’età di 91 anni, era un gentiluomo d’altri tempi, di un’eleganza naturale e rara. La sua famiglia ha creato il Brunello, selezionando il clone di Sangiovese che costituisce l’ingrediente del vino simbolo dell’Italia enologica.

Franco Biondi Santi spiegava in poche battute il perché in tutti questi anni non aveva mai pensato, anche solo per un istante, di cambiare la ricetta del suo Brunello, “la nostra terra rende grande di per se il vino, utilizziamo da sempre le nostre grandi botti centenarie, non apporterei nessun cambiamento perché il nostro vino ha una gran longevità ed i risultati potremmo valutarli solo dopo trenta, quarant’anni”.

franco biondi santi 2 giornalevinocibo

E’ scomparso il simbolo per eccellenza non solo della qualità del vino italiano nel mondo, ma soprattutto della sua vera e reale tipicità, un grande artefice del successo del Brunello di Montalcino a livello internazionale.

Tante le annate storiche ricercate dai grandi collezionisti, uniche le bottiglie che gelosamente Franco Biondi Santi custodiva nella cantina del Greppo, le due bottiglie 1888 e cinque 1891. Grazie al suo impegno durato una vita il Brunello è uno dei marchi più blasonati nel panorama enologico mondiale.

stand biondi santi vinitaly 2013

Per rendere omaggio alla figura di un uomo straordinario nella sua semplicità ed alle ultime bottiglie da lui seguite passo dopo passo, ecco le ultime tre annate in verticale del Brunello Annata e della Riserva Biondi Santi Tenuta Greppo.

vini biondi santi vinitaly 2013

Martedi 9 Aprile, dopo aver chiesto appuntamento, ho varcato la soglia dello stand “roccaforte” Biondi Santi del padiglione Toscana del Vinitaly e nel corso di una chiacchierata con Alessandro Ali, che venticinque anni fa inizio la sua collaborazione con Biondi Santi, ho degustato le diverse annate:

verticale brunello annata e riserva biondi santi giornalevinocibo

Brunello Tenuta Greppo Biondi Santi Annata ’06 – ’07- ’08,
Brunello Tenuta Greppo Biondi Santi Riserva ’04 – ’06- ’07

“Il dr. Franco è stato un grande uomo, di grande equilibrio e pacatezza, per tutti è stato un grande padre, l’azienda è una gemma unica in un panorama enologico che è cambiato, le sue bottiglie parlano per lui, pensare e realizzare un vino che duri cent’anni è qualcosa di unico”.

La tenuta del Greppo sviluppa su 47 ettari ha una superficie coltivata a Sangiovese grosso di 25 ettari, di cui circa 5 di vecchi impianti (dal 1930 al 1972), 8 ettari di vecchi impianti (del 1988/89), 6 ettari di recente impianto (del 2000/2001) e 6 ettari di nuovissimo impianto (dal 2004 al 2006).Vengono scartati tutti i terreni troppo fertili, preferendo quelli galestrosi e ricchi di scheletro con esposizione a Sud, Sud-Est, Est, Nord-Est e Nord.
Le rese per ettaro sono mantenute molto basse 30-50 ql. di uva, la produzione supera di rado le  le 80.000 bottiglie, comprese circa 10.000 bottiglie di Riserva (solo nelle vendemmie eccezionali).

stand biondi santi vinitaly 2 2013

L’ “Annata” viene prodotta dai vigneti del “Greppo” di Sangiovese, di età  dai 10 ai 25 anni, matura per 36 mesi in botti di rovere di Slavonia, la sua caratteristica fondamentale è la longevità,  può invecchiare fino 40 anni mostrando le sue caratteristiche di pregio.

Brunello di Montalcino Annata ’06
Colore granato intenso, naso piacevolissimo con note fruttate di ciliegia, buccia di pesca, contornate da timo, grafite, sensazioni scure di concia e corteccia. Bocca che mi piace definire ammiccante, l’insieme olfattivo sposa il tannino fine ed apre un ventaglio ricco di lampi minerali in chiusura.

Brunello di Montalcino Annata ’07
Dal colore granato, sorprende per il naso poliedrico e sfaccettato, non esplosivo ma, di un’eleganza sussurrata, profumi di sottobosco, ciliegia, marasca, rabarbaro, note terrose e minerali. In bocca perfetti i richiami olfattivi con suadente mineralità, si caratterizza per il sorso freschissimo che preannuncia una proiezione del vino di lunghissima gittata.

Brunello di Montalcino Annata ’08
E’ l’ultimo nato, l’ultima annata in bottiglia di Franco Biondi Santi. Ha colore rubino luminoso con nuance granato, il suo naso è un concentrato di freschezza di rosa canina, caramella alla viola, note fruttate d’amarena, essenza di sottobosco, varianti vegetali, tabacco biondo e note mentolate. L’entrata in bocca è vigorosa, ricca d’acidità e tannino nobilmente presente con richiami fruttati e balsamici nel finale

brunello montalcino biondi santi riserva 2004 giornalevinocibo

Di definizioni date al Brunello di Montalcino RiservaTenuta Greppo” di Biondi Santi, potremmo citarne un’infinità, una che sicuramente rende ottimamente l’idea è “Rolls Royce del vino italiano”. Questo mito dell’enologia mondiale è un concentrato di rigore ed intransigenza con miriadi di sfaccettature legate al milessimo, ha una straordinaria longevità. Tra i tanti riconoscimenti ottenuti la 1955 è stata inserita da Wine Spectator tra i dodici vini (unico italiano) migliori del secolo scorso.

La “Riserva” viene prodotta dai vigneti del “Greppo” di Sangiovese di oltre 25 anni d’età  e solamente nelle vendemmie eccezionali.
La “Riserva” matura per 36 mesi in botti di rovere di Slavonia. Incredibile la sua longevità,  nelle cantine della Tenuta riposano ancora bottiglie centenarie con vini perfetti.

Brunello di Montalcino Riserva ’04
Granato fulgido, naso di un’eleganza giovane e disarmante, petali di rose essiccati, ciliegia, cuoio, tè nero, note argillose e d’eucalipto, carcadè e tocchi di catrame. L’assaggio è mirabile, la corrispondenza gusto-olfattiva ripercorre l’intero assaggio e si amplia di una sapidità minerale finale lunga che accarezza il palato ed invoglia ad un nuovo sorso.

Brunello di Montalcino Riserva ’06
Granato con bagliori rubino, olfatto poliedrico ed articolato, dal frutto vivido, sottobosco, note terrose miste a fiori di campo, bacche, ferro, spezie dolci e caffè in polvere. Assaggio fresco, continui richiami fruttati e percezioni piacevoli fresche e minerali distribuite in ogni angolo del palato che guidano il vino al lungo epilogo.  

Brunello di Montalcino Riserva ’07 
Luminoso granato al centro del bicchiere che verso il bordo si ingentisce con note rubino,  offre panorama aromatico ricco rosa appassita, prugna, scatola di sigari, felce e visciole, iodio ed erbe officinali essiccate. Sorso giovane nel quale è presente carattere, finezza ed armonie di componenti di frutto, sentori terziari e vibrante lunga scia minerale.

Chapaeau Franco Biondi Santi.

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