Interessanti i vini dell’Azienda De Gregorio di Sciacca in provincia d’Agrigento, ho testato il Magaria Rosso da Cabernet Sauvignon e Nero d’Avola ed il Magaria Bianco da Chardonnay in purezza, quest’ultimo mi era piaciuto anche qualche anno fa nella versione annata ‘05 tanto da averlo selezionato per la rivista AIS Il Sommelier Italiano nel Numero di Sett-Ott ’06 tra i più interessanti vini bianchi di Sicilia. (leggi l’articolo sulla rivista)
Nel Magaria Rosso 2006, che matura 12 mesi in barriques, il Nero d’Avola è sorretto in maniera ottimale dal Cabernet Sauvignon, ne risulta un vino piacevole da bere e tutt’altro che ridondante. Nel bicchiere è di un evidente rosso rubino carico, d’estrazione glicerica. Il naso è ben espresso con le caratteristiche olfattive dei due vitigni in buon amalgama, note di ciliegia, mora, erbe aromatiche e speziatura. Al palato è di corpo e calore, emergergono le note fruttate con il legno ben integrato, evidenti sentori speziati e balsamici di freschezza.
Il Magaria Bianco 2007 non è il solito bianco fresco e beverino, è uno Chardonnay dal carattere siciliano, pieno di complessità ed agilità. Fermentato in barriques e maturato nelle stesse per circa 12 mesi, lo trovo dal colore paglierino carico con riflessi dorati, dal profumo intenso di frutta matura, vaniglia e burro d’arachidi. Al gusto risulta caldo, pieno, morbido, con un lungo finale di frutto e vaniglia. Godibile
Che il Cabernet riesca a supportare al meglio il Nero d’Avola è assolutamente vero e provato, almeno questa azienda è seria e lo riporta in etichetta, invece la maggior parte emette come dicitura Nero d’Avola in purezza ma sappiamo che spesso in bottiglia sono utilizzate uve internazionali a questo scopo.
Uno Chardonnay di personalità il Magaria, l’ho bevuto concordo con il suo parere.
Dal tuo tasting emerge un utilizzo del legno equilibrato, io non sono per l’assoluta scomparsa del passaggio in legno delle masse, credo che possa apportare note piacevoli se contenute e non coprano il frutto.
Non conosco questi vini, anche se presumo siano prodotti da diversio tempo visto che quattro anni fa tu ne hai già scritto, ma credo che rispecchino la mia idea di utilizzo della barriques.
Ringrazio ancora Luigi Salvo per l’attenzione dedicata ai due vini dell’azienda De Gregorio. Sicuramente sarò di parte visto che insieme a mia moglie collaboriamo con l’Azienda De Gregorio ma vi posso assicurare che l’Azienda lavora molto seriamente e dedica molte attenzioni ai propri prodotti. Purtroppo in città non siamo molto presenti in quanto è veramente difficile fare capire alle persone del settore (ristoranti, wine bar, enoteche) di “rischiare” di investire anche su prodotti non conosciuti ma che sicuramente potrebbero essere apprezzati dal consumatore, vista la qualità dei prodotti.
Davide questo che tu esponi è un grave problema, enoteche e ristoranti non investono su prodotti non conosciuti e di qualità perchè loro stessi non mirano a fare qualità ed il pubblico che frequenta i locali non pretende la qualità. A mio avviso l’Associazione Italiana Sommeliers dovrebbe svolgere un ruolo importante in questo senso, sensibilizzare i proprietari dei locali ed i consumatori, ma non credo che questo avvenga nel giusto modo purtroppo.
Simona hai pienamente ragione. Sto notando che molti locali che fanno mescita di vini al bicchiere, preferiscono spendere al massimo € 2,00 + IVA a bottiglia per poi poterci guadagnare almeno 2/3 volte sulle spalle del cliente. Mettiamoci anche che nella mia città, Palermo, qualcuno mi ha chiesto di avere tutto in nero con reso dell’invenduto!
@ Davide. Ho assaggiato il Magaria Rosso giusto tre settimane fa circa mentre ero in Sicilia (vivo quasi tutto l’anno in Olanda), e confermo quanto detto da Luigi Salvo. E’ un vino sicuramente ben fatto, ma di questi vini in sicilia ce ne sono a bizzeffe. Purtroppo non conosco il prezzo di questo vino, ma sono sicuro che cade in una fascia di prezzo occupata da tantissime cantine, anche parecchio note. Quindi è del tutto normale per i ristoratori e gli enotecai, a parità di prezzo e qualità, comprare i prodotti dei marchi più noti, e lasciar perdere quelli delle “new entry”. Semplicemente perchè sono più facili da vendere. Ricordati che nel settore vinicolo la qualità non è sufficiente ad assicurare un successo commerciale. Bisogna anche investire parecchio in marketing, perchè la concorrenza è spietata.
Saluti, Fabio Italiano
Ho letto con estrema attenzione l’interessante recensione dei vini Magaria e i commenti di simonafaldini Davide e bereilvino. Vorrei esprimere il mio plauso e la contentezza per il fatto che esiste un sito ,che si occupa anche di vino siciliano(ma non solo), il quale affronta i problemi del vino in maniera chiara, esprime opinione e permette a chi è del settore di esprimere i propri pareri e confrontarli.
Grazie a te Luigi
Renato
@ bereilvino Sono sostanzialmente daccordo ma andrei comunque cauto sul fatto che esistano tantissimi cabernet – nero d’avola dalle caratteristiche che Luigi ha descritto. Mi sembra che sia un vino un po sopra la solita rotonda bevibilià.
@Bereilvino. Il prezzo penso che non sia troppo esagerato per questi vini. Partono da 6 € (IVA esclusa), ma di solito con lo sconto in merce o in fattura, si scende a circa 5,50 € (IVA esclusa) per piccole quantità. Per ordini più interessanti (ordini di un pallet o più) si arriva al 30 % di sconto in fattura. Quindi io penso, anche se sono di parte, che il prezzo ripaghi tutta la qualità del prodotto.
Una curiosità dove hai avuto modo di bere il Magaria?
@ Davide I vini sono di buona fattura ed interessanti e questo è un valido motivo per parlarne.
@simonfaldini Concordo pienamente con te
@ renato sommelier Il tuo apprezzamento mi fa molto piacere, è quello che mi propongo di fare, il nome stesso Wine Reality è espicativo.
@ bereilvino e aldo fiore A mio modo di vedere entrambi dite assolutamente la verità. Ormai nel mercato odierno qualunque vino anche se di qualità sopra la media( come i vini di cui parliamo), non ottiene un immediato successo commerciale, è necessario investire in marketing e comunicazione. Vero è, purtroppo, che oggi molti pensano troppo al marketing e troppo poco alla qualiità seria del prodotto, ma questo è un altro problema
@ Davide, i prezzi sono decisamente corretti, purtroppo l’azienda per cui lavori per conquistare fette di mercato già occupate e difese coi denti da tante altre aziende può far leva soltanto sul marketing e comunicazione. E ancora stiamo parlando di una condizione necessaria e non sufficiente a garantire il successo di un vino.
@ Aldo Fiore, invece vorrei dire che non ha molta importanza l’uvaggio, un vino come il Magaria Rosso prodotto con Nero d’Avola e Cabernet Sauvignon non compete sul mercato con vini di pari uvaggio, ma anche con tutti quelli prodotti con uvaggi diversi. Specialmente se sono IGT.
Saluti, Fabio Italiano
@luigisalvo, sicuramente se i vini non fossero stati di buona fattura, non sarebbero mai stati pubblicati con una buona ed oggettiva recenzione da parte tua.
Amo entrambi i Magaria…straordinari davvero…l’aggettivo piu’ appropriato per definirli, a mio parere, e’ “SONTUOSI”.