Nel variegato mondo del vino in cui le campagne pubblicitarie sono talvolta di infima qualità, mi fa particolarmente piacere rilevare un’iniziativa che sensibilizza i consumatori verso l’arte figurativa e la poesia. L’efficace idea denominata “Territori: Arte, Parole e Vino”, ha permesso di far nascere eleganti e particolari etichette le quali riproducono opere d’arte, ad ogni dipinto inoltre si affianca un pensiero inerente al vino scritto dalla penna di uno scrittore o di un poeta. L’iniziativa è nata da un’idea di Giuseppe Zingales dell’Hostaria Cycas di Castelbuono, il progetto è stato condiviso da Michele Di Donato e Marco Calcaterra dell’azienda vinicola Avide di Comiso provincia di Ragusa, dalla galleria d’arte Studio 71 di Palermo e da Filippo Lupo, presidente del Camilleri Fans Club.
La Casa vinicola Avide di Comiso realizzerà, con una tiratura limitata di 4000 bottiglie, una serie di 12 etichette che vestiranno il Cerasuolo di Vittoria “Barocco” DOC (2000 bottiglie) e l’Insolia DOC “Riflessi di Sole” (2000 bottiglie), ogni bottiglia sarà corredata da un catalogo in cui saranno riprodotte tutte le etichette. Tra gli artisti che hanno realizzato le opere e gli scritti vi sono personaggi illustri: i dipinti sono di Antonella Affronti, Luciana Anelli, Aurelio Caruso, Orazio D’Emanuele, Pippo Giambanco, Gilda Gubiotti, Paolo Malfanti, Franco Nocera, Antonino G. Perricone, Salvatore Provino, Turi Sottile, Giusto Sucato. Gli autori che hanno dato il loro contributo al progetto sono: Roberto Alajmo, Giacomo Cacciatore, Andrea Camilleri, Davide Camarrone, Giancarlo De Cataldo, Piergiorgio Di Cara, Marcello Fois, Valentina Gebbia, Aldo Gerbino, Carlo Lucarelli, Rita Piangerelli, Santo Piazzese.
L’iniziativa sarà presentata Domenica 25 ottobre 2009 alle 10:30 a Castelbuono, nella Sala del Principe del Castello comunale dei Ventimiglia, con la collaborazione del Museo Civico di Castelbuono, altre tre presentazioni dell’iniziativa saranno esposte a Roma, Bologna e Ragusa.
Le bottiglie dell’intera collezione attraverso la casa vinicola Avide contribuiranno alle iniziative sociali legate al progetto Wine for Life, un’iniziativa della Comunità di Sant’Egidio che lega stabilmente per la prima volta il gran vino di qualità alla salvezza di un grande continente come l’Africa, dove più di 25 milioni di persone hanno già il virus HIV e 14 milioni di bambini sono orfani a causa dell’ AIDS.
Iniziativa degna di merito, non conosco i vini ma saranno certamente meritevoli.
Andrea
Sono contento che sia un progetto siciliano, sono molto belle le foto delle etichette che si vedono. Complimenti a chi lo ha pensato.
Bello il dipinto di Antonella Affronti, sono queste le idee che nobilitano il vino siciliano.
Luigi vorrei poterle vedere tutte queste etichette!!!
Molto interessante questa forma di arte legata al vino, qualcosa di simile era stata fatta in terra marchiggiana qualche anno addietro:
“L’iniziativa Etichette d’Artista rappresenta una importante tappa nel percorso di valorizzazione delle risorse storico-artistiche, delle emergenze naturalistiche. Nel 2003 vino e opera d’arte sono diventate una sola cosa. L’etichetta, la “carta d’identità” del vino, si veste di significati particolari: il prodotto della terra si lega al contenitore, al museo che contiene la memoria storica della terra stessa. Questa unione avviene per mano di artisti contemporanei che, con semplici tratti, uniscono tradizione, percorsi artistici del passato, contemporaneità e innovazione.
Non sarà inutile, in questa simpatica occasione che vede felicemente accostati vini prestigiosi, opere d’arte e archeologia, ricordare quanto la nostra cultura debba al prezioso figlio dell’uva, nonché quanti aspetti, in particolare del mondo antico, ci siano noti e ci aiutino a meglio comprenderlo, proprio attraverso testimonianze ad esso legate: dalle umili anfore da trasporto, per esempio, vero “contenitore a perdere” dell’antichità (che veniva poi riciclato in mille usi diversi), ai sontuosi servizi da banchetto istoriati con le gesta di dei ed eroi, passando per tanti altri oggetti, sia d’uso quotidiano, che simboli di ruolo e rango. E diverse forme d’arte amavano raffigurare il nobile costume del simposio, che si è fortunatamente tramandato fino a noi, anche se oggi non si chiama più così, e più raramente avviene che vi nascano opere filosofiche che da esso prendano nome; e già ben esistevano le “marche” dei vini celebri e intere regioni (come ad esempio la nostra) erano famose per le loro produzioni vinicole. Le etichette, infine, non erano artistiche come quelle presentate in questo progetto, ma puntigliosamente riportavano il nome del produttore e talora il luogo e la data dell’imbottigliamento”
Considero il Cerasuolo di Vittoria Barocco un vino storico siciliano, sono contenta che possa essere apprezzato anche per questa forma di comunicazione così bella.