L’Italia è il vincitore della 12sima edizione del Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo nel trapanese. Con una superba ricetta di cous cous di pesce con finocchietto selvatico, gli chef sanvitesi Giuseppe Favaloro e Vincenzo Caradonna con il torinese Enrico Bricarello hanno vinto il premio offerto dal Banco di Sicilia e attribuito dalla giuria tecnica guidata da Edoardo Raspelli. Secondo il giudizio di dieci giornalisti internazionali, il piatto italiano è stato apprezzato per la semplicità, la linearità ed un’esecuzione che ha rispettato al meglio territorio e tradizione. Dopo ben sette anni l’Italia torna a vincere primeggiando su Costa d’Avorio, Francia, Marocco, Palestina, Senegal, Tunisia e Israele. Nel cous cous che ha vinto è stata al meglio rappresentata la tradizione più autentica nella cucina del piatto, preparato con il pesce e ingredienti siciliani come il finocchietto selvatico e le mandorle.
WINE REALITY Web Tv: I colori del Cous Cous Fest 2009
Il Cous Cous Fest è il Festival internazionale dell’integrazione culturale, ha coinvolto a San Vito Lo Capo dal 22 al 27 settembre 2009 chef di formazioni assolutamente diverse tra loro, provenienti oltre che dall’area euro-mediterranea anche da altri paesi, per il trionfo del Cous Cous elemento di sintesi tra varie culture, simbolo d’apertura e contaminazione. Mi sono piaciuti quasi tutti i numerosi piatti che ho assaggiato, il cous cous si presta ai più disparati esperimenti, ma uno semplice nella sua composizione ma di straordinaria efficacia mi ha lasciato sensazioni, sapori ed odori che ancora persistono a distanza di tante ore nella bocca della memoria. Preparato da Pino Cuttaia, chef siciliano del ristorante “la Madia” di Licata, il Cous Cous al gambero rosso ha mostrato un equilibrio ed un’armonia di struttura che lasciava integri e singoli i sentori dei vari componenti, ma nello stesso tempo li avvolgeva in una combinazione vincente d’assoluto valore, nella quale il pistacchio di Raffadali svolgeva tutta la sua funzione di dolce aromaticità. Altro interessante piatto che mi piace sottolineare è una variante dolce del Cous Cous, preparato da Salvatore Cappello pasticciere palermitano, il quale da un paniere di prodotti provenienti dalla riserva naturale dello Zingaro, ha proposto un mix di sentori inebriante. Composto alla base dalla manna, da more, croccante di zucchero, cioccolato del Madagascar, ha riempito il palato di dolcezza e di ruvidità data dallo strusciare sulla lingua e sul palato del cous cous. L’ho testato in abbinamento al Moscato di Siracusa dell’azienda agricola Nuzzo che perfettamente si integrava con la preparazione.
Il villaggio gastronomico che si snoda per le vie del paese offre Cous Cous per tutti i gusti, una nuova interpretazione per ogni paese del mediterraneo, quattro sono le “case del Cous Cous” dell’edizione di quest’anno: quella del Cous Cous sanvitese, del Cous Cous trapanese e del Maghreb, del Cous Cous del Mediterraneo e quella dei Cous Cous esotici nella casa dei Cous Cous dal mondo. l’”Oasi del deserto”, come ogni anno area Vip in riva al mare del Cous Cous Fest è spazio di contaminazione dove atmosfere etniche e design moderno fanno da contorno ad una girandola di gusti e sapori.
Sono contento che abbia vinto il Cous Cous di pesce, perchè è l’espressione migliore di questo piatto che è possibile mangiare in Sicilia. Non è che nelle altre versioni non sia eccellente ma secondo il mio parere la sua più alta espressione è con il pesce.
Luigi, da anni vado al Cous Cous Fest, la qualità e l’originalità dei piatti è sicuramente aumentata, il cous cous è veramente un piatto globale, è possibile condirlo e fargli assumere le sfumature olfattive e gustative più diametralmente opposte.
Non credo che esistano altri piatti con queste caratteristiche, così variegati e diversi tra loro!
La pioggia continua a besagliare questo evento, ogni hanno questa settimana è carattterizzata da nubifraggi!
Lu, aggiungerei ai cous cous da te citati quello ai frutti di mare e latte di cocco che si è rivelato davvero interessante, delicato, nuovo, con quel profumo di cocco davvero una delizia per naso e palato, e quello al manzo e verdure piccante e saporito per palati alla ricerca di sapori decisi, davvero molto buono.
Sono contenta che abbia vinto l’Italia ma se devo dirla proprio tutta: “Ha vinto la pasta con le sarde!” poiché questo cous cous col finocchietto e il tonno la ricalca un po’ troppo.
Un commento amaro sulla manifestazione:
molti i turisti, parecchi i curiosi, tanti gli interessati ai prodotti proposti negli stand ma sempre, immancabilmente, un problema che va posto all’attenzione delle autorità e risolto: i turisti non comprano perché non possono imbarcare il prodotto in aereo. Tante occasioni perdute perché all’aeroporto ti fanno lasciare ciò che hai acquistato.
A che serve continuare a promuovere prodotti che poi non possono essere comprati?
Si offre la spedizione gratuita in tutta Italia e con particolari sconti all’estero ma se non vendi subito la bottiglia di vino, di olio o il barattolo di marmellata, c’è poco da fare, hai perso il cliente. Se, invece, lo porta a casa e lo gusta giorno dopo giorno è più probabile che dopo un po’ arrivi l’ordine all’azienda.
Che acquolina in bocca, piatto intrigante il cous cous, non credevo si potesse preparare rendendolo dolce e con queste varietà di ingredienti.
Premetto che il mio cous cous preferito è quello con le verdure, piatto tipico della cucina araba, anzi direi del Nord Africa, l’ho conosciuto a fondo tanti anni fà, mi è stato spiegato che per loro è molto importante perche è legato alle tradizioni religiose africane.
Nel 2003 ho conosciuto un paio di donne che ancora solamente a mano svolgevano la preparazione per ottenere dalla semola i minuscoli granelli di cous cous, un lavoro massacrante e lunghissimo, oggi noi andiamo al supermercato è acquistiamo quello prodotto dalle macchine in modo industriale.
Lo prediliggo sia di pesce, che di carne o di verdure, sul cous cous dolce non sono molto convinta, se lo prepariamo noi comuni mortali e non un grande chef mi sà che viene una schifezza.
Quest’anno ho visto meno affluenza di persona rispetto allo scorso anno, c’è confusione solo a sera. I Cous Cous delle varie case mi sono sembrati veramente ottimi, nulla da eccepire.
Quanti Cous Cous buoni ho mangiato!!!!!
Amo il vino ma come scegliere quello giusto da abbianare?
Mi sono piaciuti tutti, questo elemento si amalgama in modo buono con i legumi, con le verdure, con carni e pesce. Dipende dai gusti.
Praticamente la gamma abbinabile dei vini va dal bianco leggero a quello più sostenuto, dal rosso giovane a quello barricato, dal moscatino leggero al passito di pantelleria.
Almeno credo?